Conlon Nancarrow: “Player Piano 1 – Studies 1-12 (vol.1) e Studies 13-32 (vol.2)”

Michele Coralli
Conlon Nancarrow: “Player Piano 1 – Studies 1-12 (vol.1) e Studies 13-32 (vol.2)” (MDG, 645 1401-2 e 1401-3, 2006-7)

C’è chi li ha adagiati lungo il medesimo percorso segnato da quelle opere che sono diventate pietre miliari nello sviluppo della musica per tastiera iniziato con il Clavicembalo ben temperato di J.S.Bach e approdato ai Ventiquattro preludi e fughe di Dmitrij Šostakovic, dirimpettaio, dall’altra parte del sentiero, di altri capolavori come gli Studi per pianoforte di György Ligeti o le Sonatas and Interludes for Prepared Piano di John Cage. Se certamente la monumentalità accomuna tutte quante queste gigantesche costruzioni, c’è una caratteristica che distingue gli Studies for Player Piano di Nancarrow: l’assoluta ineseguibilità. Ovviamente ci si riferisce alle possibilità pur gigantesche della mano umana, poiché gli studi messi a punto dall’americano non prevedono interpreti in carne e ossa, bensì il player piano, un pianoforte con sistema meccanico di preimpostazione che permette esecuzioni di brani la cui diteggiatura sarebbe impossibile anche per un esecutore dotato di otto mani. Data la preventiva fornitura di dati e l’autonomia della macchina in sede di esecuzione, esperienze come queste, sviluppate a partire dagli anni ’30, si propongono come progenitrici della computer music, nonostante la natura esclusivamente acustica dello strumento musicale. Di grande interesse entrambe le raccolte di studi che non completano ancora il corpus dei 41 studi. Ma perché allora non pensare a un cofanetto che li comprendesse tutti quanti?

2008 © altremusiche.it

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