AA.VV.: “On War”

Foto: Elda Papa
Michele Coralli
AA.VV.: “On War” (CD Amirani Records, AMR 012, 2008)

“War is an evergreen issue – La guerra è un tema sempre d’attualità”.

E su questo non si può certo dare torto a Gianni Mimmo, animatore di questo ulteriore lavoro che lega genuinità di ispirazione a idee progettuali mai scontate o banali. Ad ogni musicista è qui stato chiesto di comporre un brano basato su personali indagini attorno al tema dei conflitti. Ci siamo sempre espressi in maniera non univoca sulla questione anche quando, a destra e a sinistra, le guerre si sono iniziate a chiamare in altri modi, edulcorando la violenza più brutale con concetti “vendibili” tra una pubblicità e l’altra. E Mimmo ci aveva da tempo anticipato l’intenzione di produrre un lavoro non solo ispirato da un tema che anche musicalmente è sempre stato molto sfruttato nella storia, ma anche per via di un’idea non tanto di denuncia, quanto di una presa di posizione – crediamo – per dire che alcuni musicisti non si allineano a consolidate posizioni indotte da una sempre più diffusa lobotomia sociale.

Diversi quindi i partecipanti a questo On War e tutti ottimamente calati nell’efficacia della rappresentazione le composizioni radunate attorno al progetto. Si parte da Xabier Iriondo che raccoglie la testimonianza del padre Karmel arruolato a quindici anni per combattere nella Guerra di Spagna, nonché testimone del bombardamento di Guernica. Poi Gianni Mimmo in un livido multi-traccia per sax soprano e basso. Il Ninuru Ensemble raccoglie lo stesso Iriondo, Cristiano Calcagnile, Monica Demuru e Vincenzo Vasi per l’esecuzione di una sorta di madrigale corrotto da elettronica e rumori, forse uno dei momenti più ispirati del disco assieme al duo voce/batteria di Shirin Demma e Francesco Cusa. Graffianti gli interventi di Claudio Fasoli e Mario Zara nel loro ostinato per pianoforte e sax tenore, il duo di tromboni Angelo Contini e Federico Cumar. Infine l’ensemble di Nicola Guazzaloca, Pierfrancesco Mucari e l’eruttivo trio Novo Tono impegnato in un irruente free che è stato, a quanto ci consta, uno degli ultimi linguaggi utilizzati dal jazz per alzare la voce contro le molte cose che non vanno in questo mondo. Qua e là, delle piccole voci si levano ancora. Non si parla alle masse, ma qualcuno di noi ne è comunque sollevato.

2008 © altremusiche.it

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