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Ad esclusione delle Sei Sonate Brevi del 1908, tutto il repertorio sonatistico di Arthur Honegger per pianoforte e violino è contenuto in questo CD: si tratta di composizioni che vanno dal 1912 al 1919. Le tre grandi sonate si aprono con quella in Re Minore, che porta l’indicazione numerica “0” e ordine di catalogo H.3. È sicuramente la più francese delle tre: in essa la frammentazione melodica di Gabriel Fauré si mescola al cromatismo di César Franck, anche se permane un certo trasporto romantico legato ancora al secolo precedente, come nel crescendo ritmico del primo movimento Largo – Agitato. Nel finale Sostenuto – Allegro c’è davvero di cui stupirsi piacevolmente per la carica emotiva impressa al tagliente duello tra i due strumenti, capaci di un vero e proprio impeto furioso.
La Première Sonate H.17 segna una maturazione stilistica basata su un più ricco trattamento dei piani tonali, con un ondivago sfuggire il centro. Nel secondo movimento Presto un buon trattamento ritmico mette in evidenza certi spigoli stravinskiani (ma si tratta di attimi). La Deuxième Sonate H.24, la più delicata, è forse anche la più novecentesca delle tre, anche nella sua epigrammaticità, ma il merito della sua modernità va soprattutto al complesso trattamento armonico. Seguono i brani Morceau de concours H.179 e Arioso H.214. La musica di Honegger è un fiume che corre lungo il suo alveo in continuo movimento, senza soste, senza pause di sospensione. Una musica che è pura materia sonora poetica e che qui trova due interpreti d’eccezione: Ulf Wallin al violino e Patricia Pagny al pianoforte.
da: “Amadeus”, n.130, 2000. © Paragon / Michele Coralli
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