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Il Questionario gouldiano si compone di una serie di domande ispirate al mondo di Glenn Gould e sottoposte a nove personaggi che hanno legato le loro esperienze al pianoforte, ma non solo.
Si tratta quindi di un nobile pretesto per una serie di riflessioni sullo stato della musica, sui mezzi di comunicazione necessari ad ascoltarla e sul modo di fruire i repertori del passato in funzione dei suoni del futuro. Un percorso che muove dalle sollecitazioni del grande artista canadese, utili ancora oggi nel considerare le prospettive del presente. Quella di Glenn Gould è un’arte che rimane nelle memorie di coloro che vivono la musica.
Voci in ordine di apparizione: Michele Coralli ⇒ Bruno Canino, Giovanni Verrando, Umberto Petrin, Giovanni Venosta, Roberto Masotti, Gaetano Liguori, Stefano Bollani, Antonio Ballista, Andrea Rebaudengo.
Buon ascolto!
1. Nelle interviste
Glenn Gould: «Nelle interviste come le concepisco io, le rivelazioni più illuminanti emergono da punti che toccano solo indirettamente l’attività dell’intervistato». A lei di quale argomento le interesserebbe parlare nel corso di un’intervista?
2. Le città
Può elencare tutte le città in cui è vissuto?
3. La musica nell’esistenza
Ricorda un momento particolare in cui la musica è entrata a far parte della sua esistenza?
4. Artista da registrazione vs artista da concerto
Come definirebbe l’artista da registrazione rispetto all’artista da concerto?
5. Musica registrata vs musica dal vivo
Lei pensa che vi sia una perdita sostanziale nella musica registrata rispetto al concerto dal vivo?
6. I media e l’avvenire
Glenn Gould: «Optando per la registrazione, o meglio per i media in generale ho optato per l’avvenire […]. La sala da concerto, il palcoscenico, il teatro d’opera e via dicendo rappresentano invece il passato». Cosa ne pensa di affermazioni di questo tipo?
7. Un negozio di dischi nello spazio
Glenn Gould: «Se un negozio di dischi lasciasse il nostro pianeta volando nello spazio, quali sarebbero le opere capaci di richiamare l’attenzione di una comunità straniera? […] Di Beethoven, la Grande Fuga forse direbbe qualcosa, al pari delle prime sonate o dei Quartetti op. 18, ma non credo che ci sarebbe posto nello spazio per la Quinta Sinfonia!». Se le si chiedesse di dire in un minuto qualcosa di originale su Beethoven, che cosa troverebbe da dire?
8. Gould e Mozart
Si dice che Gould non amasse Mozart. Lei invece cosa ne pensa di Mozart e di questa idea di Gould?
9. La musica contemporanea
E nei confronti della musica contemporanea cosa prova?
10. Evitare Chopin
Gould ha comunque suonato gran parte della letteratura pianistica – Bach, Beethoven, Mozart… – ma ha anche sempre evitato i compositori abitualmente associati al pianoforte, come Chopin. Lei crede che questo sia un autore fondamentale per un pianista?
11. Il successo
Cosa rappresenta per lei il successo?
12. La competizione musicale
Crede nella competizione in campo musicale?
13. La gerarchia tra pubblico e artista
Glenn Gould: «Le parole come ‘pubblico’ e ‘artista’ non mi vanno affatto a genio, perché non mi piacciono i sottintesi gerarchici di questo tipo di termini. Occorre consentire all’artista di operare in segreto, per così dire, senza che egli debba preoccuparsi, o meglio ancora, rendersi conto delle presunte esigenze del mercato». Come commenta questa affermazione?
14. La radio e internet
Cosa la interessa di più della radio e cosa di internet?
15. Manipolando Sibelius
In un’intervista che Gould ha fatto a se stesso, egli riconosceva di aver manipolato le dinamiche di una registrazione della Quinta Sinfonia di Sibelius diretta da Herbert von Karajan per l’accompagnamento di un testo radiofonico durante uno dei suoi programmi. Inoltre ammetteva di accettare tranquillamente la manipolazione anche sui brani da lui eseguiti. Come si pone di fronte a questo tipo di atteggiamento?
16. A lei piace G.G.?
A lei piace Glenn Gould?
Il Questionario Gouldiano, parte del progetto Glenn Gould Mixed Media presentato nel corso della stagione 2005 di Musicamorfosi, è un’idea di Michele Coralli che ha curato interviste, montaggio e ideazione web. L’inPROGould è di Michele Coralli, le interferenze di Maia Coralli.
Opere critiche di riferimento: Glenn Gould, “L’ala del turbine intelligente, Scritti sulla musica” (Adelphi, 1988).
Si ringraziano tutti gli artisti coinvolti per la disponibilità dimostrata.
2005 © altremusiche.it
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