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L’improvvisazione non nasce con il jazz e nemmeno con l’esuberanza di certe toccate barocche. L’improvvisazione nasce assieme alla musica: il suono stesso, quello non organizzato, ha anticipato e di molto la nascita stessa del linguaggio e conseguentemente anche della scrittura.
Oggi, come ieri, l’improvvisazione è il mezzo più veloce per effettuare un’infinita serie di viaggi attraverso i luoghi del presente e del passato: quelli antichi delle tradizioni catalane, ebraiche, afgane, marocchine, greche, francesi e napoletane, fatte rinascere secondo sensibilità e tecnologie moderne sulle delicatissime ali delle corde della viella e delle viole da gamba di Jordi Savall e del suo affiatatissimo ensemble famigliare che vanta la partecipazione di Arianna e Ferran ad arpa e tiorba, della splendida voce di Montserrat Figueras e delle raffinate percussioni di Pedro Estevan.
“Du temps & de l’instant” si offre all’ascoltatore come un’elegante raccolta di canzoni che guardano al passato con il rigore e la professionalità dell’oggi. Con ogni possibile attenzione nella scelta dei repertori, con lo studio sulle dinamiche e gli accostamenti, con ogni tipo di indagine e di dosaggio estremo delle ricche ma delicatissime dinamiche degli strumenti antichi. Eppure è in quel fuggire la pagina che rende più affascinante il lavoro di Savall, che vuole esplicitare nel più evidente dei messaggi interculturali un dialogo possibile tra le nostre culture, nate da humus comuni, e oggi così volutamente contrapposte. Passato, presente, futuro sembrano invece parlare i linguaggi della fratellanza. I grandi musicisti, quelli che si sono liberati dai propri confini interiori, sono i rappresentanti di una nuova avanguardia, quella che si esprime attraverso la sensibilità di un futuro sostenibile, pacato, silenzioso…
2005 © altremusiche.it
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