Luc Ferrari: “Presque rien avec Luc Ferrari”

Michele Coralli
Luc Ferrari: “Presque rien avec Luc Ferrari” – Film di Jacqueline Caux e Olivier Pascal (DVD Elica, VPO-4290, 2004-08)

Sembra che l’ascolto di Pacific 231 di Arthur Honegger abbia lasciato una profonda impressione nel giovane Ferrari che già nel 1954 è a Darmstadt per presenziare al suo primo corso estivo, evento che lo spinge subito sulla strada del serialismo, sebbene poi all’interno di quel consesso la figura che più lo affascina è l’eretico John Cage. Nell’approssimarsi agli anni ’60 Ferrari abbandona le vesti serialiste per indossare quelle più “barbare” (così dice) della musica concreta, tanto da entrare presto a far parte del Group de Recherche Musical di Pierre Schaeffer e Pierre Henry. Da quel momento in avanti si aprono sterminati orizzonti che lo portano ad abbracciare sempre in modo molto sereno e disincantato pratiche di registrazione e montaggio di materiali catturati dalla realtà, così come sposare un’elettronica molto “compromessa” con ambiti popular o simili, a concepire in musica aspetti gestuale (ironici o grotteschi) che solamente in altri compositori atipici come Kagel o Bussotti hanno coltivato con profitto.

Questo film-intervista traccia il percorso artistico di Ferrari attraverso alcune sue composizioni (specie le più recenti catturate in una fase pre-realizzativa o pre-esecutiva). Il documento ci dice assai sul mondo di un compositore del Novecento abbastanza appartato dalle grandi scuole e per questo non ancora molto celebrato, ma certamente moderno. La sequenza che lo riprende al luna park con cuffie e registratore a carpire suoni isterici e alienanti può far capire meglio di ogni altro trattato di musicologia cos’è una registrazione sul campo e come questa possa generare la composizione di una musica concreta.

2008 © altremusiche.it

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