Alexander Von Schippenbach: “Plays Monk”
Si inizia con una reverenza nei confronti del grande maestro afro-americano (il cui recente anniversario non ha destato per la verità grandi entusiasmi in giro). […]
Intakt
Sylvie Courvoisier – Mark Feldman Quartet: “To Fly To Steal”
In punta di piedi lungo i fraseggi più tortuosi o nella più impetuosa improvvisazione l’ormai navigata coppia Courvoisier/Feldman viaggia lungo rotte eterodosse che li tengono […]
Jürg Wickihalder / European Quartet + Irène Schweizer: “Jump!”
Già collaboratore di navigati jazzisti svizzeri come Pierre Favre e di affermate compagini più “giovanili” come l’Omri Ziegele Billiger Bauer, di cui si è fatto […]
Aki Takase e Han Bennink: “2 for 2”
Duetto d’antan tra il piano della giapponese Takase, di casa a Berlino da anni, e la sempre eruttiva batteria di Bennink. D’antan perché i due […]
Omri Ziegele Where’s Africa: “Can Walk in Sand”
Un disco che suona più sudafricano di quanto la formazione, trattandosi di trio composto per due terzi da svizzeri, induca a pensare. Del resto Irene […]
Aki Takase / Silke Eberhard: “Ornette Coleman Anthology”
Un Ornette Coleman del decennio DOC 1958-68 mirabilmente reinterpretato da un duo femminile di consistente spessore che vive all’ombra della non banale virtù di chi […]
Priska Walss / Gabriela Friedli: “Intervista”
Un duo femminile che mette in luce le notevoli capacità improvvisative della trombonista Priska Walss e della pianista Gabriela Friedli. Svizzere entrambe, possono vantare un’assidua […]
Irene Schweizer & Pierre Favre: “Ulrichsberg”
Da due che improvvisano da quasi quarant’anni sarebbe superfluo aggiungere anche solamente una riga di presentazione. Alcune però le considerazioni che valgono il senso di […]
Koch-Schütz-Studer: “Life Tied”
Dopo alcune prove non troppo convincenti del sassofonista elvetico Hans Koch, impegnato con il gotha improvvisativo londinese, si ritorna all’esplosivo trio hardcore chambermusic degli esordi […]
Conrad Bauer, Peter Kowald, Günther Sommer: “Between Heaven and Earth”
Un disco dall’amaro titolo “Between Heaven and Earth”, che contiene alcune tra le ultime registrazioni di Peter Kowald, suona come un malinconico omaggio a una […]